Cifa e Confsal il 14 settembre scorso hanno annunciato in una nota “Svolta nell’ambito della contrattazione collettiva: firmato il nuovo CCNL Metalmeccanica PMI di Cifa e Confsal. Mentre il rinnovo dei contratti metalmeccanici leader langue da mesi e il confronto tra le parti, pur ripreso, incontra continue difficoltà, l’associazione datoriale Cifa e la confederazione sindacale Confsal, sulla base dell’accordo Interconfederale del 28 ottobre scorso, hanno siglato un accordo estremamente innovativo”.
Una delle principali novità del contratto riguarda la classificazione del personale per competenze, piuttosto che per mansioni. Un modello che inquadra in modo più puntuale e al passo con i tempi il lavoratore, favorendo la delicata fase di selezione del personale, che si basa sulle competenze pregresse e da sviluppare delle risorse umane. Questo modello, inoltre, garantisce una crescita professionale costante per i lavoratori, che hanno la possibilità di raggiungere obiettivi di carriera, e consente di pianificare gli interventi formativi. Le competenze, che rispondono pienamente alla visione fluida dei ruoli aziendali, superando di fatto il sistema rigido delle mansioni, rappresentano il fulcro di un sistema aziendale in continua evoluzione e che voglia valorizzare il capitale umano dell’impresa, sia in essere che in potenziale. Infatti, il modello delineato da questo CCNL prevede un’altra importante novità: il sistema di “certificazione contrattuale” delle competenze. Seppur in via sperimentale, è stato introdotto per riconoscere, validare e certificare le competenze ai fini contrattuali, ma solo per il riconoscimento dello “scatto di competenza” fatto dall’ente bilaterale EPAR (ovvero un aumento retributivo periodico condizionato all’acquisizione delle competenze indicate nella classificazione). La certificazione contrattuale avviene a fronte di un percorso formativo fortemente innovativo. Tradotto: più il lavoratore aumenta le proprie competenze, grazie anche ad una adeguata pianificazione formativa, più ha la possibilità di farsi riconoscere economicamente questa crescita dall’EPAR.
Ma non è tutto: la formazione è messa in primo piano anche per il primo ingresso e il reimpiego e soprattutto per i lavoratori da reimpiegare diventa strumento di politica attiva del lavoro, che previene le conseguenze degli esuberi ed è in linea con il Fondo nuove competenze, introdotto dalla Ministra del Lavoro Catalfo nel Decreto Rilancio (il Fondo che consente alle parti sociali di stipulare contratti collettivi aziendali o territoriali per convertire temporaneamente una parte dell’orario di lavoro in formazione professionale finanziata dallo Stato).
Secondo il presidente di Cifa, Andrea Cafà “L’intesa raggiunta nel settore della metalmeccanica ci consegna un modello contrattuale inclusivo e rivoluzionario che stimola gli investimenti sul capitale umano a vantaggio della competitività delle imprese”. Per il segretario generale di Confsal, Angelo Raffaele Margiotta “c’è all’orizzonte una contrattazione collettiva nuova, capace di coniugare il tema della crescita professionale con quello delle tutele e del welfare. Ancora una volta abbiamo messo la persona al centro per un’occupazione di qualità”.
Questo nuovo CCNL aiuta le imprese che producono e che vogliono essere competitive, adeguando i propri modelli organizzativi e ripensando la gestione delle risorse umane in ottica di innovazione, sviluppo delle competenze e introduzione di nuove figure professionali.
Per approfondire il CCNL cliccare sul link Metalmeccanica PMI 2020-2023