Nel mondo della finanza agevolata ci si può perdere, considerato l’alto numero di incentivi e avvisi nazionali e regionali per le imprese di nuova costituzione o già costituite. Tra vecchi e nuovi bandi, aiuti post lockdown e risorse stanziate dallo Stato, dalle Regioni e dall’Europa, l’offerta è molto ampia.
Vogliamo qui elencare le principali misure esistenti ad oggi, senza la pretesa di essere esaustivi, ma con l’intento di dare una veloce panoramica a chi vuole fare impresa in Puglia, rimandando ogni approfondimento e ricerca specifica ad incontri di consulenza ad hoc.
Partiamo dai due bandi più importanti per la creazione di nuove attività imprenditoriali (microimprese), già in essere da qualche anno: Resto al Sud (bando del MISE) e NIDI, Nuove iniziative di impresa (bando Regione Puglia).
Con le modifiche apportate recentemente i due avvisi risultano molto simili.
Resto al Sud si rivolge agli under 46 residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria) oppure trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria; che non siano già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017; che non abbiano ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio; che non abbiano un lavoro a tempo indeterminato e si impegnino a non averlo per tutta la durata del finanziamento. Si rivolge, inoltre, ai liberi professionisti che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta. Il finanziamento può arrivare fino a 50000 € (60000 € per le forme di impresa individuale), con un contributo a fondo perduto del 50% e il restante 50% con finanziamento bancario agevolato (interessi a carico di Invitalia, durata 8 anni) e garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI.
NIDI si rivolge a: giovani tra i 18 e i 35 anni, donne over 18, disoccupati da almeno 1 mese, persone in procinto di perdere un posto di lavoro, titolari di partita IVA non iscritti al registro delle imprese che, nei 12 mesi antecedenti la domanda, abbiano emesso fatture per meno di 30.000 € verso non più di due differenti committenti. Le forme di agevolazione variano al crescere del valore dell’investimento: per investimenti fino a € 50.000 l’agevolazione è pari al 100%; tra € 50.000 ed € 100.000 l’agevolazione è pari al 90%; tra € 100.000 ed € 150.000 l’agevolazione è pari all’80%. Per tutte le agevolazioni, la Regione finanzia metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile a tasso zero e senza necessità di garanzie (durata 60 mesi). Va aggiunto, inoltre, un contributo di € 10.000 a fondo perduto sulle spese di gestione per l’avvio dell’attività.
Il MISE ha avviato un programma di incentivi chiamato Transizione 4.0, che prevede varie misure volte a stimolare investimenti in innovazione tecnologica e non solo; si tratta di un Piano Industriale per l’Italia più attento all’innovazione, agli investimenti green e per le attività di design e ideazione estetica. Attraverso lo strumento principale del credito di imposta, che ha il vantaggio di tempi più veloci di rientro dell’investimento e procedure più snelle, le imprese sono supportate negli investimenti su: beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi; ricerca, sviluppo, innovazione e design, per favorire i processi di transizione digitale e nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale; formazione 4.0, ovvero la formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese. I crediti di imposta variano in base alla voce di investimento, andando da un minimo dal 6% ad un massimo del 40% o 50% per la formazione nelle piccole imprese.
Non va dimenticato il credito d’imposta del Mezzogiorno per gli investimenti in beni strumentali, che arriva al 45%. T-innova utilizza con le aziende clienti questo strumento e finora il recupero complessivo ha raggiunto i 45000 €.
Il MISE ha adottato anche altri strumenti, utili sia per l’innovazione e la trasformazione digitale, sia per incentivare lo sviluppo economico sostenibile. Di seguito i principali:
- Beni strumentali (“Nuova Sabatini“): accesso al credito per investimenti.
- Voucher Innovation Manager: il voucher per consulenza in innovazione sostiene i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti di impresa. In particolare T-Innova ha già lavorato con successo su progetti finanziati dal Voucher, avendo ben due professionisti del team iscritti all’albo degli Innovation Manager, con budget di progetto di oltre 20000 €.
- Digital Transformation: intervento finalizzato a sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese.
- Brevetti, marchi e trasferimento tecnologico: cinque bandi per la valorizzazione di brevetti, marchi, disegni e per il trasferimento tecnologico delle attività di ricerca e sviluppo.
- Nuovo Bando “Fabbrica intelligente, Agrifood, Scienze della vita” e “Calcolo ad alte prestazioni”: accordi per l’innovazione.
- Bandi grandi progetti R&S: fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca (FRI).
- Nuovo Bando Smart Grid: avviso pubblico Reti intelligenti – PON IC.
- Programma di supporto alle tecnologie emergenti 5G: progetti di sperimentazione, ricerca applicata e trasferimento tecnologico.
- Fondo Nazionale Innovazione: venture capital per investimenti diretti e indiretti in minoranze qualificate nel capitale di imprese innovative.
- Macchinari innovativi: sostegno alla transizione del settore manifatturiero verso la cosiddetta “Fabbrica intelligente”.
- Accordi per l’innovazione: ricerca industriale e sviluppo sperimentale per realizzare nuovi prodotti, processi o servizi.
- Agevolazioni alle imprese per la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale: finanziamento fino a 15 anni per programmi di investimento.
- Contratti di sviluppo per la tutela ambientale: riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas.
- Agevolazioni per le imprese già confiscate o sequestrate alla criminalità organizzata: finanziamenti a tasso zero per programmi di sviluppo.
- PMI vittime di mancati pagamenti: finanziamento agevolato per imprese vittime di truffa, estorsione, insolvenza fraudolenta e false comunicazioni sociali da parte delle imprese debitrici.
- Credito d’imposta per la quotazione delle PMI: sostegno alle PMI che decidono di quotarsi in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo.
- Nascita e sviluppo di società cooperative di piccola e media dimensione (Nuova Marcora): finanziamenti agevolati con una durata massima di 10 anni.
- Incentivi per il commercio internazionale: contributi, finanziamenti, crediti e altre forme di sostegno per l’internazionalizzazione del sistema produttivo italiano.
- Contratti di sviluppo: sostegno di investimenti produttivi strategici e innovativi di grandi dimensioni.
- Smart & Start: incentivi per la nascita e la crescita delle start-up innovative ad alto contenuto tecnologico.
- Conto Termico: interventi per la riqualificazione energetica e il sostegno delle rinnovabili termiche.
Restringendo il campo alla Puglia, invece, i finanziamenti della Regione Puglia più interessanti in corso sono:
- Titolo IV – Aiuti all’Internazionalizzazione: rivolto ad imprese di piccola e media dimensione che intendano realizzare un programma per l’internazionalizzazione del proprio business, per il marketing internazionale e per la partecipazione a fiere di particolare rilevanza internazionale.
- TITOLO II CAPO 3: progetti di investimento per PMI e microimprese (inclusi i liberi professionisti) di importo non inferiore a € 30.000, per la creazione di una nuova unità produttiva, l’ampliamento di una unità produttiva esistente, la diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente, il cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente. L’aiuto è erogato in forma di contributo in conto Impianti determinato sul montante degli Interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore.
- TITOLO II CAPO 6 (Turismo): Aiuti Agli Investimenti delle PMI nel Settore Turistico-Alberghiero, rivolti a PMI e microimprese che intendano realizzare un investimento nel territorio della Regione Puglia su impianti e strutture turistico-ricettive, di importo non inferiore a € 30.000. L’aiuto è erogato in forma di contributo in conto Impianti determinato sul montante degli Interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore.
- PIA: si tratta di Programmi Integrati di Agevolazione, un bando per piccole (o microimprese) e un altro per medie imprese. Si possono realizzare investimenti in unità presenti nel territorio della Regione Puglia e riguardanti: la realizzazione di nuove unità produttive, l’ampliamento di unità produttive esistenti, la diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente, un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente. Il contributo è a fondo perduto in percentuali variabili a seconda delle voci di spesa e della dimensione aziendale. Per le micro e piccole imprese, i progetti devono avere importi complessivi dei costi ammissibili compresi tra 1 milione di euro e 20 milioni di euro; per le medie imprese, tra 1 milione e 40 milioni di euro.
- PIA Turismo: Programmi Integrati di Agevolazioni rivolti a microimprese, PMI e grandi imprese, con investimenti specifici del settore turistico su unità localizzate nel territorio regionale; i programmi devono prevedere un importo complessivo dei costi ammissibili non inferiore a 3 milioni di euro e non superiore a 40 milioni di euro. Il contributo è a fondo perduto in percentuali variabili a seconda delle voci di spesa e della dimensione aziendale.
- Contratti di Programma per Grandi Imprese Singole o con PMI aderenti: misura identica ai PIA rivolta alle grandi imprese, con intensità di aiuto diversa e per programmi di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 5 milioni di euro e 100 milioni di euro.
- Titolo VI – Aiuti per la tutela dell’ambiente: diretto a microimprese e PMI, è volto a realizzare interventi di efficienza energetica, cogenerazione ad alto rendimento, produzione di energia da fonti rinnovabili (minimo 80000 € e almeno 10% di risparmio energetico). Il finanziamento è per il 40% a sovvenzione diretta (fondo perduto) e per il 60% mutuo coperto dalla banca e dal Fondo Efficientamento Energetico Mutui.
- INNOPROCESS: sostiene lo sviluppo ed il rafforzamento tecnologico delle MPMI pugliesi (in forma singola o associata, in Consorzio, ATI, Reti- soggetto Reti-contratto), attraverso l’acquisizione di Servizi per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione: processi produttivi basati su tecnologie e dispositivi comunicanti autonomamente fra di loro; processi di gestione aziendale; processi di fornitura e distribuzione; sviluppo e adozione di soluzioni e-commerce; supporto al cambiamento organizzativo; implementazione di sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni; processi di certificazione aziendale. Il finanziamento consiste in una sovvenzione diretta del 46% del progetto. T-innova ha già seguito un’azienda cliente (una delle prime domande di questo bando a sportello), aiutandola a presentare un progetto di importo complessivo di circa 85000 €.
- Attivazione di un Piano di Innovazione Family Friendly nelle PMI: questo avviso (il cui tema rappresenta il core business di T-Innova), ha l’obiettivo di favorire l’adozione, da parte delle imprese, di modelli di organizzazione del lavoro improntati alla de-standardizzazione degli orari e/o delle modalità di lavoro; finanzia Piani di Innovazione che puntino alla maggiore conciliazione vita-lavoro nelle PMI e all’aumento della produttività, attraverso un sovvenzionamento ad alta intensità di aiuto: il 100% delle azioni di formazione sui Piani e l’80% della redazione e implementazione degli stessi, comprese le spese per la consulenza. Abbiamo seguito e presentato ben 3 progetti su questo avviso, attualmente in attesa di valutazione.
Per concludere questa panoramica, una nota positiva: la Camera di Commercio di Bari a Luglio 2020 ha stanziato € 10 milioni di € da destinare alle MPMI sotto forma di contributi a fondo perduto per contrastare le difficoltà finanziarie dovute all’emergenza Covid-19. Le imprese hanno potuto richiedere, in base alla perdita di fatturato, dai 1000 ai 10000 € di contributo. Il bando è in fase di valutazione e le istanze hanno superato il limite massimo finanziabile, ma siamo molto felici di aver aiutato, come consulenti, già 5 imprese a ricevere complessivamente quasi 30000 €, che possano dare loro respiro in un momento difficile come questo. A ciò si aggiungono altri 12000 € su 5 progetti di bando specifico sull’alternanza scuola-lavoro.
Lo scopo del lavoro di T-Innova è di trovare le soluzioni innovative per far crescere le imprese pugliesi (del Sud più in generale) e la finanza agevolata è uno degli strumenti oggi disponibili per farlo. Non si tratta di procedure amministrative con copia e incolla di parole vuote e uguali per tutti: entriamo in azienda pensando al benessere organizzativo e studiamo insieme all’imprenditore azioni efficaci specifiche per la singola impresa, cercando eventualmente l’avviso giusto per le esigenze espresse e talvolta rimandando a strumenti più adeguati. La qualità fa la differenza, non la quantità!
Dott.ssa Nadia Saponara