Il benessere organizzativo ha a che fare con la percezione delle persone che operano in un’organizzazione e la sua misurazione potrebbe sembrare lontana dall’oggettività, quasi come se fosse inafferrabile. Invece, la psicologia del lavoro, e le scienze umane in genere, hanno sviluppato strumenti adatti in grado di restituirci una quantificazione del benessere.
Lo strumento più diffuso per fotografare l’organizzazione è il questionario, che consente una raccolta di dati rapida e anonima (con risposte quindi sincere) e che permette l’elaborazione quantitativa (indici numerici) delle aree di indagine.
Strumenti altrettanto diffusi sono i focus group e le interviste mirate in base alla dimensione e tipologia dell’organizzazione; si tratta di rilevazioni che consentono di andare in profondità rispetto ad un tema e raccolgono dati qualitativi.
Se i questionari, dunque, offrono una panoramica dell’organizzazione a livello di benessere, attraverso medie e percentuali, gli strumenti qualitativi aiutano a comprendere meglio le motivazioni alla base dello stato rilevato e di introdurre misure di miglioramento del benessere che rispondono a specifiche esigenze. Quale strumento scegliere? Dipende dall’organizzazione e un consulente esperto sa cosa utilizzare di volta in volta a seconda di ciò che “vede” entrando in azienda e del rapporto costi/benefici. Spesso è opportuno coniugarli entrambi.
In ogni caso, vanno sempre coinvolti in maniera attiva il personale e il management, perché questo tipo di indagine non può prescindere dalle persone a cui è rivolta, specialmente in fase di progettazione dell’analisi e di monitoraggio e valutazione.
Al termine della raccolta, si elaborano i dati seguendo precisi criteri metodologici e facendo riferimento agli indicatori di benessere/malessere individuati a monte; ad esempio: la soddisfazione per l’organizzazione, il grado di coinvolgimento, il senso di appartenenza ad un team, la qualità delle relazioni interpersonali, la percezione di un giusto equilibrio tra lavoro e tempo libero, l’ambiente.
Una buona misurazione del benessere organizzativo rappresenta il punto di partenza per interventi efficaci di miglioramento.
Nadia Saponara