Il benessere organizzativo è la capacità di un’organizzazione di favorire e conservare nel tempo il benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori. Tra i diversi fattori che determinano lo stato di benessere, il clima organizzativo è forse quello più conosciuto e studiato ed è definibile come l’insieme delle percezioni di chi lavora nell’organizzazione circa le proprie condizioni di lavoro ed il funzionamento stesso della struttura. Se a questo aggiungiamo le idee, i comportamenti e i valori che in maniera evidente o inconscia si manifestano in un’organizzazione, si parla di cultura organizzativa.
Ma perché è così importante parlare di clima, cultura e in definitiva di benessere in un’azienda?
Numerose ricerche dimostrano che i lavoratori sono profondamente influenzati nella loro prestazione da questi aspetti e quanto più il clima percepito è positivo e la cultura dell’azienda rispecchia i valori del singolo, tanto più egli vivrà una condizione di benessere al lavoro, che aumenterà la sua produttività. Perciò il benessere organizzativo è direttamente proporzionale alla performance.
Questa equazione può essere sperimentata in diversi contesti e ognuno di noi conosce probabilmente anche la situazione opposta: se si lavora in un’organizzazione in cui le relazioni sono deteriorate o povere (o addirittura nulle), lo stato di malessere che ne deriva influenza la motivazione che spinge a produrre, sia sul piano quantitativo che qualitativo.
In conclusione, è fondamentale che un’organizzazione persegua il benessere all’interno, non solo per etica ma anche e soprattutto per essere più produttiva e competitiva sul mercato.
Nadia Saponara